![](/images/00-0-collegio_AREZZO-LOGO_2.jpg)
Senza essere preceduto da nessuna comunicazione o approfondimento, l'Ufficio stampa dell'Agenzia delle Entrate ha emanato un comunicato con il quale informa che dalla data odierna sarà pubblicata sulle certificazioni catastali riferite alle unità immobiliari censite nei gruppi A B e C anche la superficie delle stesse.
La stessa Agenzia precisa che tale superficie, in un "contesto di semplificazione", sarà quella di riferimento ai fini del pagamento della TARI.
Si allega a questo proposito il comunicato stampa dell'Agenzia delle Entrate.
La notizia è stata ripresa dalle agenzie di stampa che enfatizzano il concetto di semplificazione insito nel provvedimento. Si allega in proposito un articolo pubblicato ieri su "La Stampa Economia".
Il Collegio, neppure destinatario del comunicato stampa dell'Agenzia delle Entrate, è venuto a conoscenza, così come molti altri soggetti istituzionali e non, solo dalle agenzie di stampa.
Al momento che saranno disponibili maggiori informazioni ed anche riferimenti normativi che attengono tale provvedimento, sarà nostra cura di inviarli agli iscritti.
Al momento, ed a caldo, una considerazione è scontata quanto opportuna: l'utilizzo del dato di superficie ai fini dell'imposizione fiscale determinerà un sicuro aumento delle imposte probabilmente pari a diverse decine percentuali; non si comprende come si continuino a percorrere strade abbreviate per una riforma del catasto, che hanno come esito mascherato a nostro avviso da condivisibile necessità di allineamento del database catastale, l'incremento del gettito fiscale. E' chiaro infatti che la superficie che deriva dal calcolo inserito nella procedura DOCFA è una superficie lorda che ragguaglia anche superfici di porzioni di unità immobiliari o fabbricati intassabili e che comprende, percentualmente, anche la superficie dei resedi; tutt'altra cosa quindi che la superficie netta oggi utilizzata come base impositiva.
Scarica il Comunicato stampa
Scarica un articolo